Sala 7: studio Pietro Monti


Torniamo sui nostri passi all’ingresso in sala 4 e scendiamo pochi gradini per entrare nello studio di Pietro Monti, l’unica sala dotata di un piccolo balcone, ben visibile sulla facciata esterna.

Tavolo e registri contabili: Nell’ufficio si conservano ancora, sull’antico tavolo da disegno con la placchetta di ottone con inciso il nome di Luigi Monti, i registri contabili su cui venivano segnalate le diverse partite di seta prodotte, la loro destinazione, il loro costo.

Nella vetrina:

  • Telaini seme-bachi: Il seme-bachi, cioè le uova del baco da seta, una volta deposte venivano confezionate in scatoline con struttura di legno, coperta da garza: sono i telaini. Ogni telaio conteneva, in genere, circa 20.000 uova. Quelli esposti in museo provenivano dal Giappone, come dimostrano le note di accompagnamento, scritte in parte in inglese e in parte con ideogrammi giapponesi. L’importazione di seme-bachi dall’Oriente divenne indispensabile nella seconda metà dell’Ottocento, a causa del dilagare della pebrina, una malattia che colpiva i bachi da seta impedendo loro di tessere il bozzolo.

Il telaino è in seguito diventato anche l’unità di misura internazionale delle uova del baco da seta.

(Foto 10: Telaino Seme-bachi)

  • Bozzoli: Campionario di Bozzoli inviato dal Premiato istituto bacologico G. Quirici & figlio di Pavia, 1914.

La scatola contiene 16 bozzoli, 4 per ciascuna delle quattro specie rappresentate, nell’ordine:

Giallo Puro Speciale: varietà di produzione europea e soprattutto italiana.

Incrocio giallo con bianco cinese: incrocio del giallo europeo con bianco della Cina.

Incrocio giallo con giallo cinese: o incrocio bigiallo, tra giallo europeo e giallo-oro cinese.

Incrocio giallo con bianco giapponese: incrocio tra giallo europeo e bianco giapponese.

Tavola nera: Strumento che veniva utilizzato per effettuare il controllo della qualità dei filati di colore chiaro, sfruttando il contrasto cromatico. L’apparecchio è costituito da due rulli cavi tra i quali è montata una tavola nera. La matassa da esaminare viene stesa tra i due rulli e i fili si osservano al loro passaggio sopra la tavola nera. I due rulli venivano fatti ruotare mediante una manovella, in modo da poter ispezionare la regolarità dell’intera matassa.

Aspino per provini: Questo modello produceva contemporaneamente 4 matasse di filo della lunghezza desiderata (450m).

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Aspino per provini (Foto C. Ardis)

Scrivania: Scrivania del direttore, un antico modello di fine Ottocento: nei cassetti sottostanti erano conservati differenti campioni di produzione.

Seriplano: Il seriplano è uno strumento che veniva utilizzato per controllare la regolarità e i difetti dei filati di seta. Dai rocchetti posti su una mensola ai piedi della macchina (non più conservata) il filo passa attraverso un guidafilo in ceramica bianca per avvolgersi su una tavola nera in porzioni che risultino a tratti paralleli e vicini. L’osservazione della regolarità del filo avveniva a campione soltanto su alcune matasse. Era un’operazione di controllo qualitativo, generalmente effettuata da manodopera femminile.

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Seriplano (Foto M. Civilini)

Scendete le scale per raggiungere il piano terra.

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